La sfida più grande per le aziende nel 2023?

Trattenere e attrarre persone di talento. In Italia nel 2022 sono state registrate 1,7 milioni di dimissioni volontarie in 9 mesi, con un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo del 2021.⁠

Il fenomeno delle dimissioni riguarda soprattutto i giovani. Secondo l’Associazione per la Direzione del Personale, il 70% di chi ha tra i 26 e i 35 anni ha scelto o sta scegliendo di lasciare un lavoro sicuro. E in base a un’indagine di AstraRicerche per il Gruppo Tesya, tra le principali caratteristiche che i giovani giudicano fondamentali per prendere in considerazione un’offerta di lavoro, accanto alla retribuzione adeguata, c’è la possibilità di crescita personale e orari flessibili.⁠

Come fare per contrastare questa tendenza? Il concetto di Talent Management può essere d’aiuto.

Che cos’è il talent management?

Il talent management è un approccio strategico volto ad attrarre, trattenere e far crescere la forza lavoro.

Gestire un’azienda non significa solo assumere personale per svolgere le mansioni necessarie. Le aziende devono creare una forza lavoro competitiva dotata delle skill più richieste, investendo in formazione continua e sviluppo delle skill, nonché gestendo e ottimizzando le performance.

In altri termini, il talent management non riguarda tanto la “gestione” quanto la “valorizzazione”. Le aziende che investono in employee experience, dalla retention allo sviluppo, permettono ai dipendenti di raggiungere risultati migliori e non solo di svolgere le mansioni di routine.

Ecco il cuore del nuovo corso targato ESAC tenuto dalla nostra founder Elena Appiani.

L’ obiettivo del corso è favorire la crescita delle persone e dell’azienda, e delimitare il fenomeno di turn over tipico del nostro tempo. Attuare un sistema di Talent Management permette all’organizzazione non solo di riconoscere i talenti, ma anche di essere attrattiva per loro, favorendo la permanenza delle “key people”.

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